Killer Kaller : scopri il tuo vero volto

Atmosfere noir e espedienti tecnici ispirati ai capolavori del Maestro Quentin Tarantino, Killer Kaller è l’opera prima di due giovani registi emergenti nel panorama cinematografico torinese: Tazio Massimi e Gianluca Guidone.

Un cortometraggio di 40 minuti, intenso e coinvolgente, che ha fatto rimanere incollati alla sedia gli spettatori alla prima del film. Un intreccio di tre storie: una reale, una raccontata in prima persona dal protagonista e una frutto di una suggestione…Killer Kaller porta sullo schermo il conflitto interiore e le due facce dell’IO, quella scissione tra la Ribalta e il Retroscena all’interno di una stessa persona che il sociologo Goffman descrive nel libro “La vita quotidiana come rappresentazione”.

Notevole la fotografia del film, il sapiente utilizzo delle luci per le scene degli omicidi, la cura poliziesca dei dettagli delle scene del crimine e il ritmo del montaggio della pellicola che ha permesso di mantenere una costante tensione nello spettatore.

Il film diventa il mezzo per descrivere anche il tormento dei giovani, la difficoltà di investire per crearsi una propria realtà lavorativa e la difficile conciliazione tra una vita scandita da debiti da ripagare e la speranza di una quotidianità che porti alla serenità.

Il finale di Killer Kaller, dopo un’alternanza tra immagine e ruolo in un gruppo e identità fuori dalle luci della rappresentazione, mette gli spettatori davanti ad uno specchio a cui ognuno deve affacciarsi alla ricerca di se stesso…

 

di Elena Scandurra

 

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